Partecipare ai miei eventi è un ottimo modo per conoscere dal vivo il mio approccio.
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EDUCARCI CON EMPATIA – In famiglia con la comunicazione nonviolenta
Anche a te capita di essere stanco/a e non sapere che pesci pigliare con i tuoi figli/e? o con i tuoi genitori?
Anche a te piacerebbe comunicare di più o in modo diverso in famiglia?
Se anche a te capita, vieni a scoprire come la Comunicazione nonviolenta può sostenerci nelle relazioni in famiglia per aumentare il dialogo, la reciproca comprensione e la collaborazione.
Un’occasione per:
• individuare i nostri meccanismi di funzionamento e scegliere di cambiarli se non funzionano
• trasformare il conflitto in dialogo
• stabilire accordi tra di noi e liberarci dalla logica dei premi e delle punizioni
Un percorso interattivo in cui spunti teorici si intrecciano con momenti di pratica e giochi di ruolo a partire dagli spunti che i partecipanti porteranno.
RIVOLTO A: Il seminario è aperto a genitori e figli di qualsiasi età, insieme o da soli. A chi vuole conoscere la Comunicazione Nonviolenta e per chi la conosce già e desidera approfondire e fare pratica.
QUANDO: Sabato 10 e domenica 11 Maggio dalle 9,30 alle 16,30
COSTO: € 120 a persona / € 200 per iscrizione coppia di genitori
Nel caso questo costo fosse un impedimento alla tua partecipazione, t’invito a scrivermi direttamente all’indirizzo contatti@irenezagrebelsky.eu per trovare una via che sia sostenibile per te e per me.
Info e iscrizioni
Segreteria CH4 Sporting Club: tel. 011/678366, info@ch4sportingclub.it
Qualche parola in più:
Il seminario nasce dal desiderio di condividere la risorsa della Comunicazione Nonviolenta e di esplorare insieme come può sostenerci nelle relazioni all’interno delle nostre famiglie e in particolare nei nostri dialoghi tra genitori e figli.
Ho scelto di non restringere il campo a genitori con figli di una specifica età. Mi è chiaro che relazionarsi con un figlio di 3 anni è diverso da farlo con chi di anni ne ha 14 o 25. Così come, come figli/e, è differente relazionarci con genitori di 30 anni, di 50 o di 80.
E’ certo utile conoscere come noi essi umani cambiamo nelle diverse età, capire come i nostri cervelli, corpi e bisogni si trasformano e sapere che tutto questo è presente nel nostro relazionarci. La questione poi è se le informazioni che abbiamo supportano il nostro relazionarci oppure si mettono di traverso facendoci relazionare non tanto con la persona che abbiamo davanti quanto con i pensieri, i pre-giudizi, le immagini che possiamo averne.
Io desidero che i miei figli si relazioni con me non a partire dalle idee che possono avere sulle “mamme”, sulle “donne over 50”, sui “boomers” e altre categorie in cui potrebbero collocarmi. Così come io voglio e cerco di relazionarmi con loro non a partire dalle categorie di “preadolescente” o “adolescente”, “neo-diciottenne” con tutti i giudizi, gli stereotipi, i luoghi comuni, le previsioni (profezie che si auto-avverano) che spesso si portano dietro.
La questione è se ci relazioniamo tra di noi o con le idee che reciprocamente abbiamo di noi?
In queste due giornate di seminario ci metteremo in gioco a partire da situazioni che quotidianamente viviamo in famiglia per allenare le nostre capacità di ascoltarci con empatia e apertura e di esprimerci con chiarezza e autenticità a partire da cosa è importante per noi. Per stare tra noi in dialoghi rispettosi e fertili.
